Cerano (1975-77), è una documentazione sulla baraccopoli che ogni anno era ricostruita con materiali precari – assi di legno, cartelloni pubblicitari divelti e altri materiali di risulta – sulla costa a pochi chilometri da Brindisi prima della costruzione della centrale elettrica di Cerano-Brindisi Sud.
Pio Tarantini in Cerano immortala, con la meticolosità di uno studio antropologico, un insediamento umano prima di essere completamente cancellato per la costruzione del sito industriale. Diversamente dai primi reportage le fotografie di Cerano sono riprese a colori e testimoniano le tonalità pastello con cui gli abitanti del villaggio dipingevano a calce le baracche, riproducendo lo stesso procedimento usato per dipingere le facciate delle tradizionali case salentine.